Paola De Rosa. Verso una pittura


Paola De Rosa - Deus caritas est, 2011/12 - Olio su tela - Dim: 43 x 43 cm
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Paola De Rosa - Caritas in veritate, 2009 - Olio su tela - Dim: 70 x 46,5 cm
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Paola De Rosa - Rerum novarum, 2010 - Olio su tela - Dim: 46,5 x 40,5 cm
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Paola De Rosa - Spe salvi, 2008 - Tempera all'uovo su cartone - Dim: 70 x 50 cm
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Paola De Rosa - L'adorazione dei Magi, 2010 - Olio su tela - Dim: 80 x 52 cm
5

Paola De Rosa - Things behind the sun, 2009/10 - Olio su tela - Dim: 72 x 64 cm
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Paola De Rosa - L'esame, 2011 - Olio su tela - Dim: 47,2 x 54 cm
7

Paola De Rosa - L'arte, 2010 - Olio su tela - Dim: 50 x 70 cm
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Paola De Rosa - Natura morta S,M,L,XL, 2011 - Olio su tela - Dim: 56 x 42 cm
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Paola De Rosa - Il Golgota, 2011 - Olio su tela - Dim: 57,5 x 62,5h cm
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Paola De Rosa - Verso una pittura, 2011/12 - Olio su tela - Dim: 59 x 55 cm
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Paola De Rosa - L'audacia di Dio, 2010 - Olio su tela - Dim: 60 x 50 cm
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Paola De Rosa - Made in Japan, 2011 - Olio su tela - Dim: 40 x 44 cm
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Paola De Rosa - Natura morta, 2009 - Olio su tela - Dim: 40 x 55 cm
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Paola De Rosa - Natura morta con bottiglie, 2009 - Olio su tela - Dim: 79 x 44,5 cm
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Paola De Rosa - Osservatrice romana (Mendelsohn), 2007 - Tempera all'uovo su cartone - Dim: 70 x 50 cm
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Paola De Rosa - Osservatrice romana (Topaze), 2007 - Tempera all'uovo su cartone - Dim: 70 x 50 cm
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Paola De Rosa - Osservatrice romana, 2008 - Acquerello - Dim: 46 x 28 cm
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Paola De Rosa - Osservatrice romana, 2008 - Acquerello - Dim: 50 x 32 cm
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Paola De Rosa - Osservatrice romana, 2007 - Acquerello - Dim: 37,5 x 56,5 cm
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Paola De Rosa - Natura morta con centrini di paglia, 2008 - Acquerello - Dim: 37,5 x 56,5 cm
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Paola De Rosa - De Civitate Dei - L. Mies van der Rohe (1886-1969), 2011/13 - Olio su tela - Dim: 48 x 48 cm
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Paola De Rosa - L. Mies van der Rohe (1886-1969), 2008 - Olio su tela - Dim: 55 x 46 cm
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Paola De Rosa - Frank Lloyd Wright (1867-1959) - Pastorale, 2011 - Olio su tela - Dim: 70 x 98 cm
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Paola De Rosa - Frank Lloyd Wright (1867-1959), 2010 - Olio su tela - Dim: 30 x 40 cm
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Paola De Rosa - Eric Mendelsohn (1887-1953), 2008 - Olio su tela - Dim: 40 x 42 cm
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Paola De Rosa - Erwin Schrödinger (1887-1961), 2000 - Acquerello - 17 x 21 cm
27

Paola De Rosa - Giuseppe Peano (1858-1932), 2007 -  Acquerello - 16 x 21 cm
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Paola De Rosa - L. Mies van der Rohe (1886-1969), 1995 - Acquerello - 14 x 19,5 cm
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Paola De Rosa - Konstantin Melnikov (1890-1974), 2010 - Olio su tela - 45 x 61 cm
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Paola De Rosa - Erwin Schrödinger (1887-1961), 2011 - Olio su tela - 55 x 55 cm
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Paola De Rosa - L. F. Céline (1894-1961), 2008 - Olio su tela - 70 x 90 cm
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Paola De Rosa - L. F. Céline (1894-1961), 2010 - olio su tela - 23 x 32 cm
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Paola De Rosa - L. F. Céline (1894-1961), 2010 - olio su tela - 23 x 32 cm
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Paola De Rosa - Città della notte - L. F. Celine, 2012/13 - Olio su tela - Dim: 100 x 40 cm
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Paola De Rosa - Deus caritas est, 2011/12 - Olio su tela - Dim: 43 x 43 cm

ENCYCLIQUE = (s. f.) Terme de géométrie descriptive désignant la projection d'un volume sphéroïdal sur le plan mystique.
Nouvelle Revue Française 1/01/1938 - Petit Dictionnaire des Mots Retrouvés


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Paola De Rosa - Caritas in veritate, 2009 - Olio su tela - Dim: 70 x 46,5 cm


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Paola De Rosa - Rerum novarum, 2010 - Olio su tela - Dim: 46,5 x 40,5 cm


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Paola De Rosa - Spe salvi, 2008 - Tempera all'uovo su cartone - Dim: 70 x 50 cm


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Paola De Rosa - L'adorazione dei Magi, 2010 - Olio su tela - Dim: 80 x 52 cm

...L'inquietudine del cuore, quell'inquietudine che rimanda l'uomo a qualcosa di più grande e lo spinge a intraprendere un cammino interiore - come i Magi dall'Oriente che cercano Gesù, la stella che indica la via verso la verità, verso l'amore, verso Dio. Sono persone dotate di una sensibilità interiore, che le rende capaci di udire e vedere i deboli segnali che Dio manda nel mondo e che in questo modo rompono la dittatura della consuetudine.
Benedetto XVI, Gesù di Nazaret


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Paola De Rosa - Things behind the sun, 2009/10 - Olio su tela - Dim: 72 x 64 cm


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Paola De Rosa - L'esame, 2011 - Olio su tela - Dim: 47,2 x 54 cm


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Paola De Rosa - L'arte, 2010 - Olio su tela - Dim: 50 x 70 cm


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Paola De Rosa - Natura morta S,M,L,XL, 2011 - Olio su tela - Dim: 56 x 42 cm

... L'autentica educazione non mira solo a obiettivi specifici, ma anche alla conoscenza dei valori. I nostri scopi sono legati alla particolare struttura della nostra epoca. I valori, al contrario, sono radicati nella vocazione spirituale dell'essere umano. Gli obiettivi verso cui ci muoviamo determinano il carattere della nostra civilizzazione, mentre i valori che ci poniamo determinano il nostro livello culturale ... Entrambi questi elementi sono necessari a formare un'esistenza umana completa. Il primo assicura l'esistenza materiale, ma solo il secondo rende possibile la sua esistenza spirituale ... Nulla esprimerà meglio lo scopo e il significato del nostro lavoro delle profonde parole di Tommaso D'Aquino: - Il bello è lo splendore del vero!
Ludwig Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole a cura di Vittorio Pizzigoni


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Paola De Rosa - Il Golgota, 2011 - Olio su tela - Dim: 57,5 x 62,5h cm

... Sai Amico, adesso quasi vedo il Crocifisso per la prima volta, e vedo che la forma della Croce intendeva alludere all'arco.
Le ossa che si tendevano sul Golgota, erano la tensione dell'arco che deve scoccare quel resto di corpo, missile reale, verso il buio reale, che nell'essere traforato di quantità umana, donava ad esso, a prescindere dalla figliolanza da Dio, la ragalità
Luigi Pellegrin, Verso il Progetto


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Paola De Rosa - Verso una pittura, 2011/12 - Olio su tela - Dim: 59 x 55 cm

...Io porto in queste opere tanta effusione e tanta vita interiore, che la mia ispirazione è guidata quasi da un senso religioso. Del resto un uomo che cerca l'armonia ha la sensibilità del sacro... Quando un'opera, dopo anni di sogno e di ispirazioni, è ormai giunta al suo massimo d'intensità e di perfezione, quando le sue proporzioni, le sue armonie sono state veramente raggiunte, si produce allora quel che io chiamo un fenomeno di - spazio indicibile -...
Le Corbusier da L'Osservatore della domenica, 1965


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Paola De Rosa - L'audacia di Dio, 2010 - Olio su tela - Dim: 60 x 50 cm


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Paola De Rosa - Made in Japan, 2011 - Olio su tela - Dim: 40 x 44 cm

...Lui sa rispondere con il silenzio, quello che fa parte del buio che risucchia. Nello spazio nero che il risucchio crea, puoi incontrare tante altre energie risucchiate. Lo scambio, là avviene senza il peso acustico delle parole; uno scambio denso come il toccarsi, dopo aver eliminato la pelle
Luigi Pellegrin, Verso il Progetto


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Paola De Rosa - Natura morta, 2009 - Olio su tela - Dim: 40 x 55 cm


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Paola De Rosa - Natura morta con bottiglie, 2009 - Olio su tela - Dim: 79 x 44,5 cm


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Paola De Rosa - Osservatrice romana (Mendelsohn), 2007 - Tempera all'uovo su cartone - Dim: 70 x 50 cm


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Paola De Rosa - Osservatrice romana (Topaze), 2007 - Tempera all'uovo su cartone - Dim: 70 x 50 cm


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Paola De Rosa - Osservatrice romana, 2008 - Acquerello - Dim: 46 x 28 cm


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Paola De Rosa - Osservatrice romana, 2008 - Acquerello - Dim: 50 x 32 cm


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Paola De Rosa - Osservatrice romana, 2007 - Acquerello - Dim: 37,5 x 56,5 cm


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Paola De Rosa - Natura morta con centrini di paglia, 2008 - Acquerello - Dim: 37,5 x 56,5 cm


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Paola De Rosa - De Civitate Dei - L. Mies van der Rohe (1886-1969), 2011/13 - Olio su tela - Dim: 48 x 48 cm

… In tutti questi anni ho imparato sempre di più che l'architettura non è un gioco di forme. Sono arrivato a capire la stretta relazione tra architettura e civilizzazione. Ho imparato che l'architettura deve discendere dalle forze portanti e inarrestabili della civilizzazione, e che, nel migliore dei casi, può essere un'espressione della struttura più profonda del suo tempo. La struttura della civilizzazione non è semplice, trovandosi essa in parte nel passato, in parte nel presente e in parte nel futuro. E' difficile definirla e comprenderla. Nulla del passato può, per sua stessa natura, essere modificato. Il presente deve essere accettato e lo si dovrebbe conoscere a fondo. Ma il futuro è aperto. Aperto al pensiero creativo e all'azione. Questa è la struttura da cui emerge l'architettura. Ne consegue allora che l'architettura dovrebbe essere in relazione solo con le più significative forze della civilizzazione. Solo una relazione che tocca l'essenza del tempo, può essere reale. Questa relazione mi piace chiamarla una relazione vera. Vera nel senso di Tommaso d'Aquino, come - Adaequatio intellectus et rei.
Ludwig Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole a cura di Vittorio Pizzigoni


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Paola De Rosa - L. Mies van der Rohe (1886-1969), 2008 - Olio su tela - Dim: 55 x 46 cm

… I motivi ultimi di quello che oggi succede sono di fatto da ricercare nei ragionamenti di monaci solitari dietro le mura di silenziosi conventi romanici. Attraverso un processo estremamente lento sorge la grande forma: portarla alla luce è il compito dell'epoca. Non tutto ciò che avviene si compie in modo visibile. Le battaglie decisive dello spirito sono condotte su campi di battaglia invisibili. Il visibile è soltanto lo stadio finale di una forma storica. Il suo vero compimento. Poi si distrugge. E un nuovo mondo sorge. Quello che ho detto costituisce la base su cui poggio, quello in cui credo e la giustificazione di quello che faccio. Le convinzioni sono necessarie, tuttavia nell'ambito dell'opera esse hanno soltanto un significato limitato. Alla fine conta solo la prestazione.
Ludwig Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole a cura di Vittorio Pizzigoni


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Paola De Rosa - Frank Lloyd Wright (1867-1959) - Pastorale, 2011 - Olio su tela - Dim: 70 x 98 cm


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Paola De Rosa - Frank Lloyd Wright (1867-1959), 2010 - Olio su tela - Dim: 30 x 40 cm


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Paola De Rosa - Eric Mendelsohn (1887-1953), 2008 - Olio su tela - Dim: 40 x 42 cm


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Paola De Rosa - Erwin Schrödinger (1887-1961), 2000 - Acquerello - 17 x 21 cm


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Paola De Rosa - Giuseppe Peano (1858-1932), 2007 - Acquerello - 16 x 21 cm


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Paola De Rosa - L. Mies van der Rohe (1886-1969), 1995 - Acquerello - 14 x 19,5 cm


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Paola De Rosa - Konstantin Melnikov (1890-1974), 2010 - Olio su tela - 45 x 61 cm


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Paola De Rosa - Erwin Schrödinger (1887-1961), 2011 - Olio su tela - 55 x 55 cm


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Paola De Rosa - L. F. Céline (1894-1961), 2008 - Olio su tela - 70 x 90 cm

… il fatto è che ci sono due specie d'uomini, dappertutto, in qualunque ramo: gli sgobbatori e i macrò… non si scappa… e gli inventori sono la peggior specie di -sgobbaduro-!
Céline, Colloqui con il professor Y

… Il presunto giardiniere veste una sudicia palandrana, ha il viso scavato, da anacoreta stanco, dove la bocca dolorosamente contratta contraddice gli occhi socchiusi e attraversati da una fiamma dura. Si tratta del dottor Destouches, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Louis-Ferdinand Céline, autore del più clamoroso successo letterario d'anteguerra, creatore di quel Bardamu cui somiglia fino a sembrarne il sosia, aggiungendovi forse una maggior sciatteria, volgarità, pittoresca misantropia (e invincibile candore). … Fino al 1932, non si era mai visto un -notabile- tranfuga raccontare orrori con pregnanza di stile; né un profeta di sventure smerdare e sputare sull'uditorio dal fondo delle parole. Un casinista, furibondo e faceto. Un anarchico! … Una cosa simile non esiste nell'intera letteratura francese, nemmeno fra i libertini e gli spiriti forti. Che poi vuol dire: - Il sacro non c'è. C'è il vero e il falso; tutto qui. Per non essere falso, come tutti, io sono andato al di là del vero, ho forzato la verosimiglianza. E vi ho incastrato!

… Il volto sempre più scavato, disfatto dalla sofferenza. L'occhio sinistro socchiuso, l'espressione nobile e prostrata, la calma del martire che dosa le ultime risorse. L'occhio destro spalancato, bruciante, pungente, duro… Qualcosa di canzonatorio, beffardo, plebeo: da osservatore scafato, da monello parigino… mentre nell'occhio sinistro vive il galantuomo stravolto dal dolore, colui che ha voluto dire al prossimo suo cose utili e urgenti; e l'hanno fatto a pezzi, senza un perché.

- Una volta la letteratura, l'arte, le faceva la pazienza in persona, mica gli individui. Opere costruite un poco per volta; come le ricamatrici nei conventi: c'era tutto il tempo. Le culture orientali, il teatro cinese è bell'e fatto da tremila anni: al massimo, c'è da aggiungere qualche sfumatura. Oggigiorno, tutti che vogliono ricominciare da zero. Ma che cavolo vuoi combinare in una sola povera vita? … Eppure lei lo vede dove porta, sto fatto, in arte e in letteratura: un campo di zolle rialzate. Cosa cavolo conta un campo di zolle rialzate di fronte al monte Bianco?

… - Ce l'ho sempre davanti, la morte, - dice Céline. - L'ho vista e la vedo da sempre, dentro di me, di fronte a me. … Perdìo, dubita mica d'esser morta, la gente. Morta dalla nascita. Ombre che camminano, secondo Shakespeare. Sta serqua di letterati, scienziati, politicanti che fanno e disfano come se sono vivi davvero, come se non se li rode già il tarlo della dissoluzione, che è nato con loro; grotteschi per me. E fanno una gran pietà, poi. Ciechi vanitosi, sull'orlo dell'abisso… Me, la morte mi abita. E mi fa ridere! … Creda a me: il mondo è spassoso, come la morte; per questo i miei libri sono allegri, e in fondo sono allegro pure io.


Concludo. In lui convivono tre personaggi: il plebeo, l'artista, il ribelle. Il primo si lamenta, bercia, motteggia, improvvisa. Il secondo crea la sua piccola musica. Il terzo annienta la terra e bestemmia il cielo. Tutti e tre insieme incontrano il fantasma della morte. Nell'opera in cui palpita il demone della disperazione esplode lo straordinario clamore della vitalità: dal fondo dei secoli la sua ilare eco già si traduce in murmure inquietante. E' come una vibrazione più lieve: il sospiro del pudore e della tenerezza céliniana… Quel che, all'inizio di Mort à crédit, gli evocava l'immagine dello zoppo dal cuore deluso: il simbolo di un'umanità ardente e fragile che ha sprecato i suoi doni, gli sforzi, le proprie generosità tragicamente incomprese: - Sono andati lontano, molto lontano, a cercarsi un'anima… Io invece preferisco raccontare delle storie. E ne racconterò di quelle che torneranno apposta per ammazzarmi, dai quattro angoli del mondo. Allora sarà proprio finita e sarò tutto contento, io.
Robert Poulet, Il mio Céline


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Paola De Rosa - L. F. Céline (1894-1961), 2010 - olio su tela - 23 x 32 cm


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Paola De Rosa - L. F. Céline (1894-1961), 2010 - olio su tela - 23 x 32 cm


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Paola De Rosa - Città della notte - L. F. Celine, 2012/13 - Olio su tela - Dim: 100 x 40 cm

... Quando sopravviene la notte, sull'oceano improvvisa si erge verso il cielo una città fantomatica, tutta di fuoco.

Crisi Il libro di Ferriss esce nel 1929, l'anno della crisi.

...la creazione di una notte illuminata all'interno di un contenitore cosmico, l'oscuro Vuoto ferrissiano: un utero architettonico nero come la pece … L'utero viene fecondato più volte da un numero imprecisato di influenze aliene e straniere - Espressionismo, Futurismo, Costruttivismo, Surrealismo, persino Funzionalismo - tutte accolte senza sforzi in quel ricettacolo in espansione che è la visione di Ferriss. Il Manhattanismo viene concepito nell'utero di Ferriss.

New York, ... un sistema di 2028 solitudini.

1931 - Fête Moderne: una fantasia di colori accesi e argentei - : è questo il tema del dodicesimo ballo, che si terrà il 23 gennaio 1931: un invito per architetti e artisti Beaux - Arts a partecipare a una ricerca collettiva sullo Spirito dell'Epoca.
Una ricerca, travestita da ballo in maschera.
- Cos'è lo spirito moderno in arte? Nessuno lo sa. E' qualcosa che molti cercano brancolando nel buio. Nel tentativo di scoprirlo si dovrebbero produrre cose interessanti e divertenti - ... gli organizzatori avvertono che - lo spirito moderno in arte non è una nuova ricetta per progettare edifici, sculture e decorazioni pittoriche, ma è la ricerca di qualcosa di più caratteristico e vitale come espressione dell'attività e del pensiero moderno...
Con alcune settimane di anticipo, il pubblico viene messo al corrente di questo manifesto con un comunicato stampa. - Fête Moderne dovrà essere modernista, futurista, cubista, altruista, misticista, architetturista, e femminista… La fantasia sarà la norma, l'originalità verrà premiata…

Vuoto - Dipinta su un grande fregio drappeggiato, al livello della terza loggia, un'indistinta processione di figure colossali traversa a tutta velocità lo spazio su frecce d'argento volanti. Sono le guardie del vuoto. Gli abitanti dei cieli superiori, incaricati di porre un limite alle ambizioni sfrenate dei nostri costruttori, le cui opere si librano sempre più verso l'alto, fin quasi a raggiungere le stelle.
Rem Koolhaas, Delirious New York

... - Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti - … avversari non ben definibili che non hanno veri nomi, ma solo denominazioni collettive; sono anche a priori superiori all'uomo e questo per la loro posizione superiore, per la loro posizione - nei cieli - dell'esistenza, superiori anche per l'impenetrabilità e l'inattacabilità della loro posizione. La loro posizione è, appunto l' - atmosfera - dell'esistenza, un'atmosfera che essi stessi diffondono intorno a sé, essendo infine tutti ricolmi di una malvagità sostanziale e mortale.
Benedetto XVI, Gesù di Nazaret

... Balletto A un tratto i costruttori di Manhattan si radunano ai lati del piccolo palco per prepararsi al culmine della serata: trasformatisi nei loro stessi Grattacieli, eseguiranno il balletto Lo sky - line di New York.

Donna L'architettura, specialmente nelle mutazioni di cui dà prova Manhattan, è sempre stata un'occupazione strettamente maschile. Per coloro che mirano al cielo, lontani dalla superficie terrestre e da tutto ciò che è naturale, non vi è mai stata compagnia femminile.
Tuttavia, tra i 44 uomini presenti sul palco, vi è una donna, Edna Cowan, la Ragazza Lavandino.
Indossa un lavandino come se fosse un'estensione del suo grembo; due rubinetti sembrano intrecciarsi alle sue membra. Apparizione scaturita direttamente dal subconscio maschile, se ne sta sul palco a simboleggiare le viscere dell'architettura, o più precisamente, come rappresentante dell'incessante imbarazzo provocato dalle funzioni biologiche del corpo umano che si sono dimostrate resistenti alle nobili aspirazioni e alla sublimazione tecnologica.
La corsa impetuosa dell'uomo verso l'ennesimo piano è un testa a testa tra idraulica e astrazione. Come fosse uno spettro indesiderato, l'idraulica finirà sempre, sia pure di poco, seconda.

Gli americani sono i materialisti dell'astratto.
Gertrude Stein

Mosca, 1923 Un giorno, a scuola, uno studente progettò una piscina galleggiante. …Altri stavano progettando città volanti, teatri sferici, pianeti interamente artificiali. … La piscina era un lungo rettangolo di fogli di metallo imbullonati a una struttura di ferro. Quel prototipo divenne la struttura più famosa della storia dell'architettura moderna. A causa della cronica carenza sovietica di lavoratori, gli architetti/costruttori facevano anche da bagnini. Un giorno scoprirono che nuotando all'unisono la piscina cominciava a muoversi lentamente nella direzione opposta. … una semplice legge fisica, azione=reazione. … All'inizio degli anni trenta… Un'idea come quella della piscina, la sua mobilità, la sua presenza pressoché invisibile, il tipo di attività sociali sommerse come un iceberg che vi si svolgevano, tutto questo divenne improvvisamente sovversivo. … In un incontro segreto, gli architetti/bagnini decisero di utilizzare la piscina come mezzo di fuga verso la libertà. … era perfettamente logico che volessero andare in America, specialmente a New York. In fin dei conti, la piscina era un isolato di Manhattan realizzato a Mosca, che ora avrebbe raggiunto la sua destinazione logica. … All'alba di un giorno degli anni trenta,… gli architetti puntarono la piscina in direzione opposta a Mosca, nuotando instancabilmente verso le cipolle dorate del Cremlino.

New York, 1976 … Dopo quattro decenni trascorsi nella traversata dell'Atlantico … Quando finalmente giunsero, quasi non se ne resero conto, dovendo nuotare in direzione opposta a dove volevano andare, verso ciò da cui volevano scappare. Era strano quanto Manhattan fosse loro familiare. Avevano sempre sognato dei Chrysler di acciaio inossidabile e degli Empire State volanti. A scuola avevano avuto visioni ancora più audaci, di cui, ironicamente, la piscina (pressoché invisibile - quasi del tutto immersa nelle acque inquinate dell'East River) era la prova: con le nuvole riflesse sulla sua superficie, essa era molto più di un Grattacielo, era un pezzo di cielo sulla terra. … Quando la piscina attraccò nella vicinanze di Wall Street, gli architetti/nuotatori/bagnini rimasero sorpresi dall'uniformità (nell'abbigliamento, nel comportamento) di coloro che venivano ad osservarli … Che il comunismo avesse raggiunto l'America mentre traversavano l'Atlantico? Si chiesero terrorizzati. Ciò era esattamente quanto avevano cercato di evitare con la loro lunga nuotata, questa rozzezza, questa mancanza di individualità,…

Tre mesi dopo Gli architetti di New York rimasero turbati dall'improvviso arrivo dei costruttivisti ... (Nella sua inesorabile semplicità, la piscina li spaventava, come un termometro che avrebbe potuto essere inserito nei loro progetti per misurare la temperatura della loro decadenza.) … Tuttavia, per non dover più parlare di costruttivismo, i newyorkesi decisero di conferire ai loro cosiddetti colleghi una medaglia collettiva … la medaglia riportava una vecchia iscrizione degli anni trenta. Al giorno d'oggi era ormai inappropriata, ma nessuno degli architetti contemporanei di Manhattan era stato capace di escogitare un nuovo motto… Diceva: Non esiste una via Agevole che conduca dalla terra alle stelle. Gurdando il cielo stellato riflesso nello stretto rettangolo della piscina, un architetto/bagnino, ancora gocciolante per l'ultima nuotata, rispose in rappresentanza di tutti i compagni: Noi siamo soltanto andati da Mosca a New York…
Cinque minuti più tardi di fronte al Welfare Palace Hotel, la zattera dei costruttivisti si scontra con la zattera della Medusa, l'ottimismo contro i pessimismo. Il ferro della piscina affonda nella plastica della scultura come un coltello nel burro.
Rem Koolhaas, Delirious New York

… Figurez - vous qu'elle était debout leur ville, absolument droite. New York c'est une ville debut.
Céline, Voyage au bout de la nuit