Da una corrispondenza con Luciana Rogozinski a proposito della Via Crucis d'Invenzione


... E' un'operazione singolare che accetta volontariamente il rischio di essere equivocata come figurazione, per quanto colta, tradizionale, ma il forte e costante orientamento sul Significato ne fa un'operazione allegorica, una scena concettuale che coinvolge lo spazio, le architetture afunzionali, le pedine impersonali delle singole sequenze (le mele) e quanto di contemporaneo possa integrarvisi (i giornali come parti della sintassi ambientale).
Dunque uno straniamento che rimette in causa il problema del Vortice, compreso quello storico, a cui il Significato è consegnato. Le misure relativamente piccole dei singoli pezzi mi pare aumentino la sfida concettuale di contenere un mondo che va a soqquadro.

Luciana Rogozinski, critico d'arte
26 marzo 2013